Le fasi del Curricolo, debitamente progettate, interconnesse tra loro in modo da creare un sistema, armonico e organico, che si basi su un principio di olismo, comprendono:

• organizzazione chi lo insegna, quando e dove
• conoscenza del livello di partenza dei bambini; i soggetti del processo di apprendimento
• contestualizzazione del progetto, quale territorio, quale contesto è la cornice dei processi di apprendimento
• obiettivi, dirigersi verso l’acquisizione da parte dei soggetti di competenze determinate e condivise
• contenuti, che cosa si insegna
• strategie e metodologie, come si insegna
• risorse e strumentazione, con quali mezzi si insegna
• verifiche e valutazione, intesa sia come valutazione del percorso dei singoli e della classe, sia come autovalutazione del nostro istituto.

Le azioni didattiche sono rivelatrici dei modelli culturali che le presuppongono e le guidano: esse non sono mai neutre.

Andando in un piano più dettagliato:

Chi lo insegna

 «L’insegnante deve insegnare. Per farlo serve una capacità empatica e comunicativa, la fascinazione. Se non apri il cuore, non apri nemmeno la testa delle persone». UMBERTO GALIMBERTI

I nostri insegnanti sono motivati a contribuire alla realizzazione tramite il loro operato quotidiano, di un percorso scolastico che mette al centro della relazione educativa e didattica il bambino e il processo di apprendimento.

L’emozione gioca un ruolo cruciale per le caratteristiche percettive e decisionali degli esseri umani: questo l’aveva già suggerito Charles Darwin, che sosteneva che le emozioni consentissero ad un organismo di adattarsi meglio alle caratteristiche salienti degli stimoli proposti dall’ambiente. Oggi è noto che le emozioni hanno un ruolo importante nella qualità dell’apprendimento scolastico. Le informazioni vengono apprese, e dunque entrano a far parte del bagaglio culturale dei discenti, tramite l’archiviazione in memoria dei contenuti, in base all’intensità e alla direzione dei complementi emotivi che vi sono associati. È stato dunque dimostrato che stati d’animo positivi (gioia, euforia, interesse, ecc.) rinforzano positivamente questo processo, mentre al contrario stati d’animo bui (tristezza, malinconia) possono influenzarlo negativamente. Da ciò, l’importanza di mantenere in classe un clima positivo, che costituisce terreno fertile per l’apprendimento. Il nostro insegnante è colui/colei che, nell’azione educativa, sceglie di

Quando e Dove

La Scuola prevede un tempo ben progettato affinché ci siano momenti di alta concentrazione, con una alternanza di materia che richiedono l’attivazione di risorse diverse e complementari:

• lezioni da 50 minuti
• non più di tre materie disciplinari al mattino

Organizza:

• spazi dedicati ai momenti di vita comunitaria, riconoscendone il valore educativo e didattico (vedi mensa ed educazione alimentare).
• privilegia lo sviluppo dell’autonomia personale nell’avvio dello studio e dell’esercitazione individuale, in un tempo e con un insegnante dedicato a supportarlo nei momenti di inciampo.
• privilegia la cura delle risorse disponibili per l’apprendimento, in custodia in armadietti personali o in luoghi comuni dedicati alla conservazione della strumentazione.
• offre all’interno di una giornata scolastica opportunità formative innovative e trasversali, quanto mai attuali (5 Discipline Interdisciplinari)
• e non per ultimo crea ambienti plurilingui e multiculturali che permettono una apertura mentale, altrimenti non raggiungibile.

In un complesso situato nel verde….

Gli alunni abitano aule attrezzate con arredamenti che raccontano di un pensiero educativo di confronto, di rispetto dell’individuo, di facilitazione allo scambio di saperi, alla co-costruzione dell’apprendimento condiviso.

Gli alunni hanno la possibilità di vivere contesti di apprendimento, il luoghi progettati per lo sviluppo di specifiche competenze in una ottica interdisciplinare (aula multimediale, aula scientifica, biblioteca, videoteca, emeroteca, ecc…).

La Scuola struttura e progetta tempi dedicati all’accoglienza con strumenti idonei a raccogliere le storie individuali di ciascun bambino e bambina dotando gli insegnanti di strumenti e formazione per la raccolta delle informazioni necessarie. Si fa riferimento al curriculum familiare che narra la storia scolastica del bambino e della sua famiglia, si accoglie strumenti di passaggio provenienti dalle scuole dell’infanzia stabilendo rapporti personali con i team educativi di provenienza.

La Scuola utilizza come risorsa il contesto socio-culturale e ambientale dei partecipanti alla singola comunità educante di ogni classe.

(Rif.  Indicazione Nazionali)

(Rif.  Indicazione Nazionali)

Curiosità e motivazione, interesse verso la scoperta. Eureka! Attivare le risorse interne di ognuno affinché lo scambio di saperi possa circolare, sostenuto da un adulto competente che sostiene e accompagna i bambini verso la zona di sviluppo prossimale.

La Scuola prevede lo studio assistito che si caratterizza per:

•  compresenza degli insegnanti
•  lavoro in gruppi di livello
•  apertura classi parallele (dove è possibile)
•  recupero delle competenze per gli alunni in difficoltà
•  consolidamento e potenziamento per gli altri

• testi in italiano e in lingua
• strumenti multimediali
• libri specifici
• riviste
• siti
• video
• ausili scientifici
• software
• strumenti musicali
• attrezzi ginnici
• aule dedicate 

 Nelle valutazioni la Scuola parte sempre dagli aspetti positivi, dai successi riscontrati nei momenti di verifica, per poi stimolare ed incoraggiare i bambini e le bambine al miglioramento delle aree e dei punti di debolezza riscontrati.  La verifica sarà costante e regolare, per permettere ad ogni bambino di stare dentro al processo, secondo le proprie modalità e secondo il proprio stile.